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Arti Visive / Carina AprileLa città Ideale, spazio dell’anima – video Non è solo un genere musicale, un ritmo, una melodia, ma una condizione dell’anima, una finestra aperta per guardare il mondo fuori e dentro di sé. Carina Aprile già da quando era piccolissima conosce la forza dirompente del tango: un flusso dilagante convogliato in aspetti diversi del fare quotidiano, con sembianze e forme a volte insolite. Il tango è elettrizzante, ti rapisce emozionandoti per trasportarti in quella condizione immersiva dove tutto è possibile, anche sperimentare l’ebbrezza del volo ruotando e danzando nel centro dell’energia. L’Argentina, vera proprietaria di questo ammaliante strumento mediatico, difende con fierezza la sua espressione popolare, che più di ogni altra forma eloquente ha saputo coniugare indissolubilmente l’arte e la vita. Carina Aprile è uno dei simboli viventi dell’universo contagioso e positivo dell’America Latina, ricca di colori, musicalità, posture, rituali, intonazioni di voci, che diventano gesti e segni poetici riconoscibili per la loro peculiare personalità. Pittrice e musicista dalle origini italiane, riscoperte negli ultimi anni in cui ha preso residenza a Vigevano, da bambina ha girato i teatri della sua terra, tenendo concerti al pianoforte e incantando l’audience per l’abilità di suonare il pianoforte. Dotata di orecchio assoluto e della capacità di riconoscere per ogni suono il colore specifico, dipinge quadri come fossero partiture colorate e racconta la sua città italiana dialogando con le musiche scritte dal suo compagno Luca Fabbri. Il video La Città Ideale, spazio dell’anima direttamente partorito dai suoi quadri, svela più di tante parole questa agitazione, che quando ti rapisce non ti lascia più. (Fortunato D'Amico)
Carina Aprile nasce nel 1977 a Paranà, dove studia violino e pianoforte parallelamente alla Scuola d’Arti Visive; dal 1983 frequenta il Conservatorio ottenendo il massimo dei voti e lode. A sette anni vince il 1° premio, tra 400.000 partecipanti, al Concorso Internazionale dell’Accademia di Belle Arti Sovietica. Ne ha dieci quando tiene la sua prima personale presso la Galleria Fénix di Paranà, presentando 350 lavori. È impegnata dal 1989 nella creazione ed esecuzione di progetti multimediali dedicati all’interazione del visitatore con la pittura e al rapporto fra immagini in movimento e frequenze sonore, tra i quali, nel 2001, La Casa Tomada, dove la pittura è “fruita nella sua tridimensionalità”. Nel 2009 il suo progetto L’Anima del Tango è incluso tra gli eventi internazionali dedicati alla commemorazione del Bicentenario della Repubblica Argentina. Dal 2009 espone a Bruxelles, in Lussemburgo e in Olanda presso il Lakma Museum. Ha partecipato con sei opere pittoriche alla Biennale di Venezia 2011.
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