|
Arti Visive / Silvia Capiluppi21022012 – video L’unità dei popoli e dei generi si è perduta dopo l’epoca aurea, quando gli umani erano congiunti, integrati, privi di separazione dall’Uno. Non era possibile conoscere il bene e il male e nemmeno disgiungere Dio da noi. La classificazione ha creato le categorie e i generi, dividendo l’uno in due, poi ancora in infiniti duplicati di cui non riconosciamo più l’origine.La conoscenza ha provocato il caos, ma la coscienza, si dice, riporterà l’ordine. Silvia Capiluppi nella sua arte nomade è una viaggiatrice dello spazio tempo, tessitrice di micro e macro mondi, frequentatrice, da sola o insieme ad altri, di territori sconfinati e punti di osservazione panoramici dove è possibile percepire suoni che arrivano da lontano o propagare frequenze armoniche ed entrare in contatto con altri esseri che popolano l’universo. Questo video, come già tante opere realizzate dall’artista, è un reperto documentale del suo percorso di vita, uno strumento per sollecitare altre persone a compiere una trasformazione interiore ed esteriore, di cui oggi tutti oggi avvertiamo la necessità. Il filmato racconta di One Earth Choir, un concerto trasmesso in streaming su internet il 21/02/2012, data palindroma, diretto dallo scienziato Ervin Laszlo. Il collegamento in streaming ha permesso ai cori di tutto il mondo interventi simultanei da tutto il pianeta, per portare contributi a un tema musicale che non appartiene a nessuna cultura ma all’intero planetario. Dappertutto sono fruibili i messaggi dello spazio cosmico, basta rimanere aperti all’ascolto.È possibile anche per noi comunicare con l’universo al suono primordiale Om. (Fortunato D'Amico)
L’amore per la fotografia la porta a realizzare il percorso interattivo Peccato, che nel 2006 segna l’inizio del ciclo Installazioni di Protezione e Guarigione. Nel 2008 inaugura la mostra Riflet-ti-amo e nel 2009 vara il network empatico Progetto Nodo. Tra le installazioni: il mandala sonoro Madre Rossa esposto a Culture_Nature - mostra collaterale alla XII Biennale di Architettura di Venezia; Nave Itzà, dedicata alla memoria dell’acqua - presso l’Acquario di Milano; Mala’femmənə per il Padiglione Tibet a Venezia e poi a Torino – Padiglione Italia – LIV Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Approda alla video arte con IxChel – video installazione per 012ProeticaProfeticaPoetica a Torino – seguita da DestinoXibalba – video installazione performativa a Obiettivo STANZE! Architetto e insegnante di yoga, si dedica allo studio della Cromoterapia, Medicina Tradizionale Andina e Maya, Ayurveda, Bagua, Medicina Tradizionale Tibetana, Mantra Healing, Yoga tibetano del sogno e del sonno. Tags : Terra Arte 2012 |